Il tappeto persiano originale è ritenuto “ il tappeto“ per antonomasia. Espressione di una vera arte antica e della cultura di una società, piuttosto che di una fede religiosa, la produzione persiana si contraddistingue per il suo carattere estremamente complesso, calligrafico nella annodatura, in cui vengono privilegiati il disegno e la luce.

Tappeti conosciuti ed apprezzati in tutto il mondo, per la loro bellezza e varietà di disegni, prodotti nei vastissimi territori della Persia antica, oggi Iran. Tra le manifatture d’ eccellenza , le città di Tabriz, Theran, Kashan, Isfahan, Qum, Heriz , Sarouq, Nain, Ferahan, ognuna con le sue peculiarità. Fondamentali anche le produzioni più arcaiche e tribali nei villaggi delle popolazioni nomadi e seminomadi, che determinarono e influenzarono successivamente lo sviluppo di questa arte nei centri maggiori (tribù Afshari, Qashqai ,Khamseh , Beluci).

Un mondo vasto e complesso in cui l arte del tappeto si lega alla storia, alla geografia, alla religione della società.

I tappeti Anatolici sono legati alla tradizione Turca ma anche a quella Curda. I manufatti nomadi più antichi, sono generalmente annodati interamente in lana, di varie dimensioni e si caratterizzano per la fedeltà di impianto, basata sulla combinazione e ripetizione di figure geometriche semplici e complesse.

Gli elementi floreali spesso presenti, sono tradotti in forme estremamente stilizzate, i colori numerosi e molto vivaci vengono utilizzati creando contrasti piacevoli. Le produzioni urbane invece presentano generalmente complicati disegni geometrici stilizzati, anche su modello persiano, annodati più finemente. Famosissimi e molto ricercati i tappeti Hereke in seta ( con un uso di colori più morbido ).

Tipica la tipologia dei tappeti anatolici a preghiera, di dimensioni solitamente ridotte, rettangolari o allungati ma anche semiquadrati. Ricordiamo tra le varie produzioni più famose quella di Ladik, Konya, Melas, Sivas.